31.12.10

Hank is back


È tornato. Lo attendevamo in molti con ansia e ce lo aspettavamo , da buoni azzeccati che seguono le anticipazioni. Lui invece, Hank Moody, non ce l'ha fatta a rimanere nascosto fino al 2011 e quindi le previews della serie già da ieri sono in rete. 
Ma qual'è il meccanismo che attrae tanto in Californication? Più volte mi sono posto questa domanda, non vi ho trovato ancora una risposta esauriente. Fatto fuori lo stuolo di arrapati che guardano la serie solo per le continue scene di sesso (ovviamente i critici negativi della serie accusano tutti coloro che l'apprezzano di far parte di questa parte di pubblico), credo ci siano molti tipi di pubblico attratti dalle ampie qualità del prodotto:
- Prima di tutto, struttura portante di tutta la trama, bisogna menzionare la grande profondità dei personaggi e la quantità di particolari che li rendono così attraenti. Per stessa ammissione degli autori, in qualche intervista, il personaggio di Hank è modellato su una base di Bukowski, attualizzato e adattato al contesto...direi decisamente una carta vincente. La mossa di inserire un personaggio considerato un "vincente", uno che di solito è considerato uomo di successo nella vita (scrittore di successo, affascinante, colto ma anche il tipico "stronzo") in una situazione difficile e decadente, crea scenari in completo contrasto con quelli classici degli anni '80 e '90, in cui il "bello maledetto" riusciva a ottenere sempre il meglio dalla vita "senza chiedere mai"; una rivoluzione che mi ricorda un po' l'operazione che fece la Marvel con Spider-man & co. introducendo i supereroi con i superproblemi nel panorama fumettistico che prevedeva solo eroi che avevano tutto e a cui tutto andava sempre bene.
- I dialoghi fantastici, ovviamente conseguenza degli ottimi personaggi, offrono di continuo sorrisi e risate e spunti di riflessione. Questi pescano sia dal reale, cosa da cui non si può prescindere, che dagli stereotipi dell'immaginario collettivo, cosa che crea quell'aura di fantastico e Hollywoodiano che fa guardare la serie dall'alto in basso gli spettatori (perchè alla gente piace ammirare)...e di certo non è un caso che il tutto sia ambientato proprio a Los Angles, California.
-La fotografia anche è molto forte, riesce a completare le sensazioni descritte precedentemente con l'impatto visivo particolare: ti ingloba nel clima di una Los Angeles che sa di spiaggia a fine settembre, quando c'è ancora una temperatura decisamente piacevole, ma di turisti se ne avverte il passaggio e non la presenza.
-Dulcis in fundo David Duchovny e il cast in generale. Lui è Hank Moody e recita in maniera tale che non si possa immaginare il personaggio addosso a nessun altro attore. La sua impronta sulla serie è così forte che è riuscita a scrollargli il pesante personaggio di Molder di dosso...e non è poco. Duchovny ha finito per dirigere anche alcune puntate della serie e ora ditemi se dietro la macchina da presa ve lo immaginate in borghese o nei panni di Hank Moody.


P.S. La colonna sonora è uno sballo! La musica ha una componente importante per Hank e per tutta la serie! I pezzi che passano sono la ciliegina sulla torta.


25.12.10

Auguri di buon Natale

Sarà un blog neonato, sarà banale e magari anche un po' vuoto di significato fare auguri a livello impersonale, ma chi sono io per sottrarmi a questa abitudine?
 Non posso che augurare a voi (e a me, scusate se mi permetto)un buon Natale, giorno in cui si dice che tutti siano più buoni (quantità molto relativa) e oramai quasi totalmente privo del suo significato cristiano. Oramai il Natale è molto più una questione culturale che religiosa, questo non deve essere per forza un male: Se il solo fatto che esista un giorno di festa può regalare un sorriso in più e qualche momento di gioia a persone che sono credenti, ma anche no, non vedo perchè si debba dire che la trasformazione di significato del Natale è una cosa negativa. Ovviamente non bisogna far sì che la trasformazione del significato di questa festa sia solo in una direzione consumistica...penso di non dover aggiungere altro.


Mi ripeto, Buon Natale (e anche buone feste) a tutti voi che leggerete questo post. Anche a chi non lo farà, ma a voi di più.


22.12.10

Nel mulino che vorrei....






Nel mulino che vorrei, le buste dei biscotti e dei prodotti vari dovrebbero essere riciclabili, cazzo! Vi pare mai possibile che un'azienda che mira a dare un'immagine di sè pulita, sana, tradizionale, familiare e naturale possa mai permettersi di vendere i suoi prodotti in involucri non riciclabili? Per me queste non sono cose così trascurabili...
Almeno hanno avuto il buon senso di scrivere "non ancora riciclabile".


(scusate la pessima qualità della foto ma ho usato il cellulare)


21.12.10

Minimalismi

QUI c'è un pezzo sull'interessante progetto grafico portato avanti da Antrepo. Il succo della questione è che allo stato attuale, minimalizzare la grafica di prodotti oramai ben consolidati sul mercato potrebbe portare effetti positivi.
Da qui nasce lo spunto per una riflessione: Sfinare le nostre "opere", renderle più semplici ed esser capaci di evidenziare i tratti essenziali che le caratterizzano è una qualità che piano piano si sta perdendo. Si badi bene, non mi riferisco solamente a disegni, composizioni ed altre cose aventi a che fare con la grafica, ma anche alla costruzione degli ambienti attorno a noi, del nostro "stile" nel vivere la vita o altro. In generale credo si debba prestare ben attenzione alla capacità di individuare ciò che più è importante, costruendogli il resto sopra ed eliminando o mettendo comunque da parte, tutta una serie di cose accessorie che rischiano solamente di appesantire l'occhio così come la mente. Sicuramente non è una cosa facile, ma mi sembra valga la pena di provare.
In conclusione non posso non citare le opere di Olly Moss, fantastica illustratrice e autrice di numerose locandine di film famosi in stile più minimalista. Vi invito a dare un occhio a tutto il suo sito, emblema stesso del minimalismo.


18.12.10

Sabato sera

Cosa può esserci di meglio, di sabato sera, che addormentarsi sui sedili posteriori (al caldo) di un'auto che ti porta a casa, dopo aver bevuto e mangiato a sbafo tutta la serata? Ogni tanto, l'essere viziati, è una coccola che ti riporta volentieri ad un passato di bambino, portato a letto in braccio dopo aver gioito e vagato tutta la giornata.


17.12.10

Ettrè

Non è nè la prima volta che inauguro un blog, nè la prima volta che lo faccio con intenti seri (che poi seri in che senso ancora non è chiaro). Qui vorrei esprimere i miei forti ossimori, le espressioni dei miei vari non-essere-qualcosa e magari anche trovare uno strumento in cui canalizzare i miei stream of counsciousness.
Riempitomi la bocca di paroloni, magari anche pretenziosi (ops..), manifesto anche la mia previsione di "solitudine cybernetica": Che non si pensi che pretenda di riuscire a coinvolgere qualcuno in queste mie riflessioni o vaneggiamenti!
Lo confesso, ho fatto tutto ciò solo per perdere una giornata nel creare tutta questa roba nera, gialla e arancione qui attorno.
Un saluto a chi passerà per caso!