26.5.11

Il blog sostenibile.








Di recente è partita un'iniziativa immancabile per blogger filosofoidi amanti della natura come me: Carbon Neutral.
L'idea, partita da Doveconviene.it, si propone di piantare un albero per ogni blogger che l'accolga. La trovata è partita da un semplice calcolo: ogni blog (medio-grande) tende a produrre 3.6 kg di CO2 l'anno, un albero ne produce (pessimisticamente) 5 kg ogni anno, per 50 anni. Adottando l'iniziativa si permette agli organizzatori di piantare un albero, controbilanciando così la propria produzione di CO2. Le acacie che verranno piantate, in collaborazione con l'organizzazione Iplantatree.org, al momento fanno parte del progetto di riforestazione di Göritz in Germania.  L' "onere" del blogger (o webmaster) è semplicemente quello di scrivere dell'iniziativa, apponendo sul proprio spazio web un tasto che rimandi al sito dell'iniziativa, in cui si potranno trovare tutte le informazioni dettagliate riguardanti il progetto.

Personalmente ho deciso di aderirvi. Il mio blog inoltre, non essendo di medie dimensioni, ma piccole, sarà più che bilanciato dalla piantagione dell'albero. Per altro, anche se il mio blog non producesse CO2, avere l'occasione di aiutare in un opera di riforestazione (anche se in parte minima) è sempre ben accetta.


23.5.11

Un paese per vecchi.





Ieri guardavo Report e ho fatto qualche pensiero.

Oramai viviamo in un paese dove gli ultrasessantenni la fanno da padrone, un paese su misura per loro.
Ma sono persone anziane che, come l'ultrasessantenne capo (B. ovviously), rifuggono la loro età, la ignorano e la dileggiano, richiedendo i favori che si riservano a persone avanti negli anni, ma pretendendo di non abbandonare quelli della gioventù e rifiutando i disagi sia degli uni che dell'altra. Una sorta di "zona del crepuscolo" che crea un cortocircuito nel sistema Italia e crea una gran fila all'entrata, così che chi arriva dopo (noi) restiamo imbottigliati. La maggior parte di questi crepuscolari, citando una bellissima immagine suggerita da Erri De Luca (signor ultrasessantenne e non di certo crepuscolare), non riescono ad accettare, soprattutto fisicamente, la loro età. Finiscono quindi negli anni a cercare di trattenerla, con tinture, creme, interventi chirurgici, attività e modi di fare neanche comodi per loro ma "age symbol"; magari ci riescono anche per un po' ma finiscono per vedere il loro corpo crollare, saturo degli intrugli e sforzi a cui è costretto. Così i crepuscolari finiscono per diventare mascheroni e mummie incartapecorite, spesso anche del tutto andate a livello mentale.
Data quest'immagine, provo ad elencare un paio di provvedimenti e meccanismi che si sono venuti a creare nel Bel Paese.
  • Età pensionabile allungata all'inverosimile (per non dare più pensioni)-> posti di lavoro impantanati ->mancanza di ricambio generazionale ->arretratezza su nuovi metodi e tecnologie; nuovi costi per corsi di aggiornamento (magari anche non recepiti); la generazione giovane non ha tempo di farsi le ossa -> aumento di costi; diminuzione di produzione e PIL; futuro con le gambe tagliate; distanziamento classi benestanti.
  • Diminuzione finanziamento scuole (per risparmiare) -> diminuzione competenze generali (fanno il paio con l'impossibilità di fare esperienza sul campo per i non benestanti)-> classi sociali bloccate -> creazione lobby-> diminuzione competenze-> calo produzione e PIL->aumenta distanza sociale e povertà; aumenta fenomeno invecchiamento paese ->emigrazione giovanile -> ulteriore calo PIL

Queste sono solo un paio di osservazioni rapide, neanche troppo cogitate...e non ho coinvolto la politica direttamente, con le liste bloccate che portano i soliti ad essere eletti!
Certo è che se non cambia qualcosa, proprio chiara non la vedo.


19.5.11

Piccole prove per loghi

Dato che si sta animando una gara a chi fa il logo più bello, mi sto cimentando in questo campo che tanto m'attira.





17.5.11

Chi ten' o'mar' [cit.]/ Chi ha il mare.



Recitava una bellissima canzone di Pino Daniele "...Chi ten' o' mar' nun ten' nient'..." ovvero chi ha il mare non ha niente, io non sono d'accordo.
Proprio l'altro giorno, nella metropolitana che da noi passa sulla costa, assistevo alle reazioni di due ragazzi lombardi in vacanza qui mentre guardavano il mare, erano estasiati, lo sguardo era attratto magneticamente e ne sembravano riempiti.
Quel che fa il mare in chi ci convive con l'infanzia è scavare in lui/lei il concetto di immenso: immenso materiale, immenso luogo, immensa apertura, immenso vuoto, immpeno pieno, immenso colore, immensa acqua, immenso pensiero. Il mare apre in ognuno di noi (parlo da persona cresciutaci sempre a contatto) spalanca antri che altrimenti restano chiusi; porta la propensione a tener sempre presente il rapporto di se stessi con la natura da un lato; la libertà di pensiero, la mente sgombera, la tendenza al pensiero senza limiti dall'altro. Chi ten' o' mar lo porta dentro, porta l'immenso dentro di sé.



15.5.11

Gli asini volano!





Ho sempre detto come paragone per le cose incredibili che "ci avrei creduto quando gli asini avrebbero volato" da stasera dovrò cambiare paragone...

Vola ciuccio, vola e trasforma in realtà tutti i sogni della gente che volge a te lo sguardo...tra le stelle nel cielo d'Europa!


11.5.11

Poi dicono che uno si incazza.


Arrivi il primo giorno, timido, incerto ma pieno di entusiasmo e speranze. Ti senti un pò una boa in mezzo al mare, solo, stabile ma senza orientamento. Poi arriva qualcuno e ti indirizza un po', mette a tuo agio e ti sembra di essere avviato, pur lentamente, verso una meta; e tu, spocchioso e bastian contrario, abituato a imporre sempre una tua impronta, cerchi davvero di metterci tutto l'impegno e la voglia di fare possibile per dimostrare ciò che sei a chi non ti conosce, magari anche a chi ha provato a scommettere due lire su di te dall'inizio.
Poi arriva il giorno della riscossione. Per l'altro. La persona in cui avevi riposto un minimo di fiducia, illudendoti di essere aiutato, riscuote per il lavoro fatto negli ultimi giorni: la presa in giro. Ti svela, per il puro gusto di guardare la reazione, che tutto ciò che hai fatto era inutile ed era una perdita di tempo, hai fatto cose senza senso e hai profuso tutto l'entusiasmo in un buco nero...dovendo pure fare buon viso a cattivo gioco. Che bello.

Che poi l'umore già di suo era bello luminoso.


10.5.11

(Dis)informazione selettiva.




Oggi ho ricevuto questa mail.

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Ciao a tutti,  
 
confermo la necessità di questo passaparola, aggiungendo che si tratta di informazione per ri-affermare i diritti costituzionalmente garantiti . Il dramma è che sembra la maggior parte della popolazione non sia consapevole di quanto sta avvenendo.

Quello che Vi porto è solo un piccolo esempio. Sono una ricercatrice, mi occupo di diritto ambientale e di risorse idriche. Ieri mattina dovevo intervenire ad un programma RADIO RAI (programmato ormai da due settimane) per parlare del referendum sulla privatizzazione dell'acqua e chiarirne meglio le implicazioni giuridiche. 

'E arrivata una circolare interna RAI alle 8 di ieri mattina che ha vietato con effetti immediati a qualunque programma della RAI di toccare l'argomento fino a giugno (12-13 giugno quando si terrà il referendum), quindi il programma è saltato e il mio intervento pure.

prima di perderla definitivamente. Questo è un piccolo esempio delle modalità con cui "il servizio pubblico" viene messo a tacere e di come si boicotti pesantemente la possibilità dei cittadini di essere informati e di intervenire (secondo gli strumenti garantiti dalla Costituzione) nella gestione della res publica. Di fronte a questa ennesima manifestazione di un potere esecutivo assoluto che calpesta non solo quotidianamente le altre istituzioni, ma anche il popolo italiano di cui invece si fregia di esser voce ed espressione, occorre  riappropriarci della 

 Il referendum è evidentemente anche questo! 

Mariachiara Alberton

necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone
Il referendum non sarà  pubblicizzato in TV. Passaparola! 12 giugno.      QUINDI : I cittadini, non andranno a votare il referendum.


7.5.11

Blu oltrecielo.


Bella giornata, serata pessima, a paragone, ma che poteva essere peggiore.
Conto i gradi di blu che separano la luce di una stella dall'altra.


6.5.11

Tempo di colori.


Quando ero più piccolo c'erano eventi che scandivano i momenti nell'anno. Alcuni, come per tutti, sono quasi istituzionalizzati, come il Natale, la Pasqua, il primo Bagno etc.; altri invece sono (erano) individuali, momenti che solo per me significavano qualcosa, non per questo meno preziosi.
Uno in particolare mi è ritornato alla mente oggi: il giardinaggio di inizio primavera. Ok , siamo un po' in ritardo e non c'è motivazione apparente per parlarne...però il sole odierno e i colori del terrazzo mi hanno fatto venir voglia di farlo.
Pur non avendo un vero e proprio giardino, la mia casa ha un discreto terrazzo, abitazione di tante belle piante e qualche uccellino occasionale. Quando arriva l'autunno queste piante fanno compagnia al nostro umore e sommessamente vestono abiti autunnali e invernali. Coprono i colori delle loro magliette estive con cappotti invernali scuri, impermeabili beige. Arrivato il primo caldo, smettere i panni invernali può rivelarsi un compito più complicato di ciò che si immagina e mio padre, presi pennello e tempere, decide sempre di dare una mano. Intingendo il pennello nel sole primaverile, dà un tocco di verde alle foglie d'inverno ormai stanche, ravviva d'un sanguigno rosso la terra e spruzza un po' di giallo sulle primule. I colori della primavera profumano così di iris al giorno e gelsomino alla notte; il passaggio, sul cotto del regno ormai verde, riscalda le mie radici e riempie i polmoni del fresco allegro proprio della vita risvegliata. Alla prima ultima pioggia, il terreno non riuscirà a restare indifferente al commiato invernale e risponderà rilasciando l'azoto della terra nuova, donando alle narici l'ultimo momento di una giornata variegata all'inverno.
Questa è la mia primavera.


5.5.11

Jolly.



Ho deciso: la versione più realistica è che Bin Laden è morto da tempo e se lo sono giocato ora a causa della difficile situazione internazionale e per mantenere un sostegno nazionale
forte in questa guerra appena intrapresa.





Aggiornamento, scoop di Studio Aperto, i vicini: "Salutava sempre e curava un orto e degli animali con affetto".