27.9.11

A volte ritornano.



Non lo avrei mai detto: oggi, tra i milioni di programmi del pacchetto d'intrattenimento Sky, sul canale Man-ga ho ritrovato uno dei miei anime preferiti in infanzia...quelli che ancora venivano chiamati (affettuosamente e impropriamente) cartoni animati. La cosa strana non è la presenza di un cartone in sè, ma la presenza del più sconosciuto e meno diffuso e ripetuto tra tutti, andato in onda sulla vecchia Italia 7: Yoroiden Samurai Troopers, alias I Cinque Samurai.

                                                         Ancora mi ci emoziono **

Ora, sono più che convinto che buona parte di chi si troverà a leggere queste righe non avrà la più pallida idea di chi siano questi 5 tipi in tutina colorata, quindi: chi sono i 5 Samurai?  Rio, Shido, Sami, Simo e Kimo (nomi dell'edizione italiana in cui la fantasia fa da padrona) sono 5 ragazzi a cui sono state donate delle armature, corrispondenti agli elementi giapponesi (Fuoco, aria, terra, luce, acqua)oltre che a 5 valori, tutte forgiate a partire da un'armatura malvagia del signore del male di turno Arago. Le vicende raccontano del ritorno dopo 1000 anni dello spirito di Arago che attraverso i suoi 4 demoni (con altre 4 armature della stessa origine) cerca di riguadagnare corporeità per invadere nuovamente il mondo...ovviamente i samurai sono coloro che dovranno contrastarlo.
La serie, sulla falsa riga dei cavalieri dello zodiaco (<3) era evidentemente progettata per fare colpo su ragazzini e collezionisti, oltre che sugli amanti degli anime in generale, per questo ogni pezzo delle armature e dei protagonisti era animato con i gancetti e le clip che permettevano di realizzare delle action figure funzionali...ovviamente erano meravigliose, completamente snodabili grazie ad un sistema di molle e tutti (TUTTI) i bambini della mia età all'epoca ne avevano almeno una (Io quasi tutte u.u). Qui potete confrontare:





Ovviamente mi immedesimavo con il capo, il personaggio principale, quello ROSSO, col potere del FUOCO che aveva tutte le cose più...più (2 armature e appena appena una tigre bianca con armatura coordinata come animaletto domestico), sebbene non fosse (stranamente per un anime di quei tempi) il più intelligente e perfettissimo...ma, quando sei piccolo, contano le mazzate.
Oltre all'ancoraggio a molte tradizioni giapponesi, cose che ho potuto notare solo con questa nuova visione, c'era una colonna sonora J-Rock che solodiosà quanto puo infoiare un bambino!

Ovviamente il mio giudizio attuale è condizionato dai ricordi e le emozioni vecchie...ciò non toglie che mi rivedrò tutta la serie!


18.9.11

Napoli 3-1 Milan l'analisi di Zonal Marking.

Come per la partita di Manchester, Zonal Marking ha fatto l'analisi tattica del match di vertice Napoli-Milan.
Qui posto la mia traduzione



Napoli Milan, contropiede e tripletta di Cavani



Lo specialista delle triplette Edinson Cavani ha colpito ancora come il Napoli ha confermato le sue ambizioni di vertice.
Mazzarri ha giocato con il suo 11 preferito, sostituendo Zuniga con Dossena rispetto alla partita con il City
Allegri ha avuto un grave problema di infortuni sommato ad una panchina dalla poca esperienza. Bonera ha giocato come terzino sinistro e Cassano è stato adattato al fianco di Pato.

Confronto delle formazioni
Il 3-4-3 atipico del Napoli tende a produrre partite interessanti contro differenti avversari, oggi è stato affascinante ammirarlo contro un centrocampo a diamante. Ai due estremi del campo ci sono due situazioni da osservare: Il Napoli si trovava in difesa con una situazione di 3 contro 2, il Milan invece di 4 contro 3. Così tutto quadrava. La battaglia a centrocampo è stata però molto più interessante. Qui c'era uno scontro tra i laterali del Milan, che partivano stretti e si allargavano in attacco per procurare più corridori alla manovra offensiva, e gli esterni difensivi napoletani. In un certo senso, gli esterni azzurri hanno dovuto fare un lavoro molto simile a quello di Manchester, dove erano costretti ad allontanarsi dalle loro posizioni laterali per accentrarsi. I problemi sono insorti quando i laterali, anzichè allargarsi, si proponevano in incursioni centrali. Clarence Seedorf ha trovato più di qualche spazio al limite dell'area.

Le ripartenze del Napoli

E' stato ugualmente interessante vedere quando il Napoli recuperava palla, dato che i laterali del Milan non sempre erano sicuri di ciò che facevano. In un 4-3-2-1, il centrocampo a diamante sta stretto e si muove attraverso il campo. Anche a causa degli attacchi diretti del Napoli, il centrocampo non ha potuto muoversi lateralmente- Seedorf e Nocerino potevano solo tornare indietro, spesso in profondità, e stare larghi, ciò però significava perdere la forma del centrocampo. In aggiunta Van Bommel non sembrava saper trovare bene una posizione. Non aveva un avversario da tenere d'occhio e senza palla non è riuscito a fermare i contropiedi del Napoli - il momento più evidente è stato in occasione della seconda rete, quando Gargano gli è sfuggito e ha finito per dar palla a Cavani che ha segnato- Non ha avuto neanche molte occasioni di distribuire palloni con i terzini bloccati.


Milan in possesso di palla.
I terzini avrebbero dovuto far molto di più in fase offensiva, ma: Bonera è un destro naturale e non è adatto a giocare come terzino a sinistra, tanto da essere inevitabilmetne sostituito da Antonini nel secondo tempo. Questi erano visibilmente spaventati dai contropiedi, ma il Milan avrebbe dovuto dare sia rischi che fiducia ai propri difensori centrali e centrocampisti, dovendo recuperare due reti.
Il Napoli raramente ha pressato il Milan (con l'eccezione di pochi minuti all'inizio della ripresa), erano ben felici di aspettare il Milan nella tre quarti, recuperare pallone e partire in contropiede. Già la stagione scorsa il Napoli si era dimostrata una compagine da contropiede, ma quest'anno quest'aspetto è esasperatissimo.

Il gioco del Milan è stato decisamente povero verso la trequarti di campo, è stata una sorpresa vedere Cassano sulla destra e Pato sulla sinistra: Il primo ama sterzare dalla sinistra, il secondo è solito giocare in attacco sulla destra, ma non è stato questo il loro problema principale. I loro passaggi erano troppo lenti, il loro gioco era troppo stretto e facile da intercettare. Il colpo di testa di Aquilani è stato superbo, ma per il resto l'ex Liverpool è stato deludente, e probabilmente non era a suo agio nella posizione di trequartista, è molto meglio tecnicamente di Boateng, ma il Ghanese offre una guida ai loro attacchi.

Ci sono state molte sostituzioni tardive, ma non hanno cambiato la storia del match grazie all'ottima capacità di addormentare il gioco da parte del Napoli. Emanuelson è entrato per Van Bommel assegnando a Seedorf il ruolo di regista, dall'altro lato Dzemaili è entrato per Hamsik cercando di dare più profondità alla squadra e trasfromando il modulo in un 3-5-2 senza palla. A questo punto della partita le formazioni non contavano così tanto, il Napoli ha messo molti uomini dietro la palla difendendo basso e il Milan non ha dimostrato la capacità creativa per buttare giù questo muro.

Conclusioni


Mazzarri ha vinto la battaglia: Il Napoli è stato eccellente nel ripartire velocemente con la rapidità di trasformare la difesa in attacco di Gargano e degli esterni bassi, mentre l'aggiunta di Inler ha reso il centrocampo più agguerrito, sebbene potrebbe mancare la disciplina tattica di Pazienza più avanti nell'anno.
La sconfitta del Milan ha ricordato molto da vicino quella con il Cesena di un anno prima. Allora sembrò che non potessero vincere il titolo con una formazione stretta e nessun aiuto dai terzini...ma hanno sovvertito il pronostico, quindi non c'è bisogno di buttarsi via dopo questa sconfitta.


Il pezzo è tratto da Zonal Marking e la traduzione è mia. Il link originale è questo:Napoli Milan 3-1 Zonal Marking.


17.9.11

Manchester City - Napoli, l'analisi tattica di Zonal Marking.

In attesa della (eventuale) apertura del blog di opinione calcistica che vedrebbe coinvolti me ed altri amici, metto qui la traduzione dell'interessante analisi tattica di Manchester C. - Napoli, ad opera del sito inglese Zonal Marking.

L'analisi di Manchester City - Napoli in 8 punti.






Commenteremo le belle scelte tattiche di Walter Mazzarri dopo che un Napoli ordinato e disciplinato ha guadagnato un meritato punto nella trasferta inglese.

1- Gli scontri tra esterni bassi e ali che amano convergere finiscono sempre per essere interessanti. In teoria gli esterni bassi dovrebbero trovarsi in difficoltà nel seguire le ali al centro del campo - dopo tutto, il loro lavoro è quello di coprire le fasce - ma la situazione cambia in un 3-5-2 che utilizza ali larghe, formazione che utilizza il Napoli.
Nel 3-5-2, se gli esterni bassi si accentrano, scoprono il fianco alle discese dei terzini avversari che non vengono contratstati da nessuno. Ma in questo caso, dato che i tre attaccanti del Napoli tenevano bloccati Kolarov e Zabaleta, Zuniga e Maggio hanno potuto seguire Nasri e Silva al centro del campo senza lasciare spazi scoperti. D'altro canto neanche il City ha giocato il suo match migliore. Non a caso il gol del vantaggio napoletano è arrivato dopo una convergenza di Nasri a cui era diretto il passaggio di Barry intercettato da Maggio. Altro fattore è che uno dei movimenti preferiti di Silva - andare sulla fascia, convergere e tornare nella propria metà campo per portare fuori posizione un esterno avversario (il movimento a cui Paul Robinson del Bolton non ha trovato rimedio un paio di settimane fa)- non dava troppi grattacapi all'esterno basso avversario - dato che un esterno basso è sempre abbastanza contento di andare in avanti per alzare la propria linea del centrocampo.

2- Per gli stessi motivi, gli esterni bassi del Napoli hanno potuto trovare situazioni interessanti nelle discese offensive - ancora una volta, il gol degli azzurri è scaturito da una discesa di Maggio, come l'altra grande occasione (traversa di Lavezzi n.d.t.) è nata da una discesa di Zuniga, rimasto smarcato-. Nasri e Silva spesso si trovavano al centro del campo quando finivano i loro movimenti,  ciò significa che non erano nella posizione ottimale per coprire le fasce. In aggiunta, non sono giocatori particolarmente difensivi - alla fine dei loro movimenti offensivi, finiscono sempre per fermarsi qualche secondo per riprendere fiato-. Il Napoli ha mantenuto una mentalità abbastanza difensiva, contando sul contropiede, per buona parte del match, ma al ritorno probabilmente vedremo i due esterni attaccare molto di più.

3-Il contropiede vincente del Napoli è arrivato da un errore di Barry, regista del City. Considerato una delle maggiori cause di successo dei Citizens in questo inizio di stagione, Barry ha iniziato bene l'anno, ma questo è stato un errore imperdonabile. Il ruolo principale di un regista che gioca in casa, contro un avversario che gioca di rimessa, è evitare i contropiedi (oltre a passare bene la palla, ovviamente): Non solo Barry non ha evitato i contropiedi avversari, ma ha anche causato quello cruciale. Nigel De Jong è davvero un giocatore fondamentale per il City.

4- Come previsto, il Napoli era vulnerabile ai movimenti offensivi di Aguero, particolarmente a quelli larghi. I centrali azzurri non avevano particolari problemi ad andargli incontro uscendo dalla linea difensiva (la difesa a 3 dava il vantaggio di un uomo in più contro l'attacco formato dal Kun e Dzeko), ma nel momento in cui Nasri e Silva sono entrati in area, Aguero ha fatto saltare il sistema. Ha creato la maggiore occasioni del City (traversa di Touré) e ha comunque causato le ammonizioni di due difensori nei suoi movimenti verso sinistra.

5-Il Napoli non disdegnava che i centrali del Manchester avessero la palla fra i piedi, avendo individuato uno dei punti deboli degli Inglesi - la scarsa fantasia dei due difensori centrali-. La mancanza di pressing (e di incisività dei due) è dimostrata dalla statistica che vede lo scambio di palla Lescott-Kompany, come più frequente della partita (20 scambi).

6-Il gioco del City è stato troppo stretto per gran parte della partita, l'inserimento di Adam Johnson per Nasri, seppur tardo, ha dato loro maggiori soluzioni. Le convergenze di Silva e Nasri sono state un problema, ma anche ...

7-la scelta dei terzini meno tecnici da parte di Mancini. Zabaleta è un eccezionale difensore e un generoso corridore, ma manca delle qualità atletiche di Micah Richards; Kolarov ha un gran sinistro (come dimostrato dalla punizione-pareggio), ma Clichy è migliore nei passaggi. Anche se ci fosse stata una migliore prestazione generale, è una scelta molto difensiva da parte di Mancini - anche comprensibile, dato il valore dei tre d'attacco del Napoli.

8-Altra questione da non tralasciare, discutendo delle discese dei terzini del City,  è la scarsa mobilità dei centrali, non a loro agio a campo aperto. Lescott, nonostante abbia giocato come terzino sinistro per anni, è sembrato sempre riluttante a lasciare la sua area difensiva al centro. Kompany ottimo contrastatore ed eccellente nella propria area di rigore, è sembrato in difficoltà nel momento in cui ha dovuto coprire 18 metri di campo o giù di lì, il suo errore sulla linea di fallo laterale alla fine della partita ha dimostrato tutta la sua pesantezza. Se i centrali non avessero dovuto coprire larghe sezioni di campo, i terzini non sarebbero potuti avanzare. Anche qui De Jong avrebbe potuto aiutare non poco.

La traduzione è mia...nel caso di errori di interpretazione me ne dispiaccio.
Il pezzo originale lo potete trovare qui: Zonal Marking.net


10.9.11

Il meridione nella propria spesa

 
Con questa immagine non voglio esprimere un pensiero "secessionista" nè razzista al contrario, affatto. Semplicemente credo che, con l'attuale condizione di crisi delle aziende meridionali (anche agricole!),  quest'iniziativa promossa dal gruppo Facebook Briganti sia interessante ed efficace se accolta in massa. Preferire prodotti meridionali ha un po' il meccanismo del boicottaggio...al contrario. Questa iniziatativa però non mira a danneggiare qualcuno (a meno che attualmente non compriate tutto da una sola azienda) ma a risollevare le sorti dell'impresa nel sud, cosa non impossibile come spesso ci vien fatto credere.
L'unica reale maniera per poter scegliere prodotti meridionali, a parte l'acquisto diretto dal produttore locale (ancora meglio...), è cercare sull'etichetta la sede legale dell'azienda di cui si sta comprando qualcosa...spesso le marche cambiano di proprietario e non si sa mai da chi siano state mangiate.
Ovviamente il mio è un appello soft, diventare integralisti neanche ha senso, ma credo che preferire una marca ad un'altra, spesso a parità di qualità e prezzo ( a volte guadagnandoci pure), non crei problemi a nessuno.


8.9.11

[minireview postuma] Sucker Punch (2011)



Sucker Punch...addirittura noioso non me lo sarei aspettato. Il gioco di piani di realtà dell'inconscio, aspetto potenzialmente più interessante di tutto il film (lontano parente dei sogni di inception), viene utilizzato come mero pretesto per mettere assieme un'incoerente accozzaglia di qualunque cosa possa essere considerata "figa" in base a meccanismi già provati. Fortemente debitore a Devil May Cry, Matrix e un sacco di altra roba sparsa, dallo steampunk al Signore degli Anelli...computer grafica ed effetti vari belli ma abusatissimi...spesso sembra un videogame...forse se lo fosse stato sarebbe stato molto più divertente: lo schema ripetitivo e le scarsissime connessioni metaforiche tra un piano di realtà ed un altro sarebbero passate molto in secondo piano in un action game. Il film è chiaramente indirizzato a chi si esalta vedendo un po' di azione immotivata e spettacolare farcita di qualunque oggetto, atmosfera o situazione siano di moda presso un pubblico educato a visioni Tarantiniane, a cui questa pellicola non può lontanamente essere paragonata.