12.7.12

Come scrivere bene

Ecco una cosa divertente e potenzialmente utile, rileggerla ogni tanto potrebbe tornare utile.




tratto da: Umberto Eco, La Bustina di Minerva, Bompiani 2000

In questa Bustina Umberto Eco ha tradotto una serie di regole molto popolari tra i business writer americani. Sono passate di sito in sito e di email in email, per cui non si sa più chi sia l'autore.


Ho trovato in internet una serie di istruzioni su come scrivere bene.
Le faccio mie, con qualche variazione, perché penso che possano essere utili a molti, specie a coloro che frequentano le scuole di scrittura.
  1. Evita le allitterazioni, anche se allettano gli allocchi.
  2. Non è che il congiuntivo va evitato, anzi, che lo si usa quando necessario.
  3. Evita le frasi fatte: è minestra riscaldata.
  4. Esprimiti siccome ti nutri.
  5. Non usare sigle commerciali & abbreviazioni etc.
  6. Ricorda (sempre) che la parentesi (anche quando pare indispensabile) interrompe il filo del discorso.
  7. Stai attento a non fare... indigestione di puntini di sospensione.
  8. Usa meno virgolette possibili: non è “fine”.
  9. Non generalizzare mai.
  10. Le parole straniere non fanno affatto bon ton.
  11. Sii avaro di citazioni. Diceva giustamente Emerson: “Odio le citazioni. Dimmi solo quello che sai tu.”
  12. I paragoni sono come le frasi fatte.
  13. Non essere ridondante; non ripetere due volte la stessa cosa; ripetere è superfluo (per ridondanza s’intende la spiegazione inutile di qualcosa che il lettore ha già capito).
  14. Solo gli stronzi usano parole volgari.
  15. Sii sempre più o meno specifico.
  16. L'iperbole è la più straordinaria delle tecniche espressive.
  17. Non fare frasi di una sola parola. Eliminale.
  18. Guardati dalle metafore troppo ardite: sono piume sulle scaglie di un serpente.
  19. Metti, le virgole, al posto giusto.
  20. Distingui tra la funzione del punto e virgola e quella dei due punti: anche se non è facile.
  21. Se non trovi l’espressione italiana adatta non ricorrere mai all’espressione dialettale: peso el tacòn del buso.
  22. Non usare metafore incongruenti anche se ti paiono “cantare”: sono come un cigno che deraglia.
  23. C’è davvero bisogno di domande retoriche?
  24. Sii conciso, cerca di condensare i tuoi pensieri nel minor numero di parole possibile, evitando frasi lunghe — o spezzate da incisi che inevitabilmente confondono il lettore poco attento — affinché il tuo discorso non contribuisca a quell’inquinamento dell’informazione che è certamente (specie quando inutilmente farcito di precisazioni inutili, o almeno non indispensabili) una delle tragedie di questo nostro tempo dominato dal potere dei media.
  25. Gli accenti non debbono essere nè scorretti nè inutili, perchè chi lo fà sbaglia.
  26. Non si apostrofa un’articolo indeterminativo prima del sostantivo maschile.
  27. Non essere enfatico! Sii parco con gli esclamativi!
  28. Neppure i peggiori fans dei barbarismi pluralizzano i termini stranieri.
  29. Scrivi in modo esatto i nomi stranieri, come Beaudelaire, Roosewelt, Niezsche, e simili.
  30. Nomina direttamente autori e personaggi di cui parli, senza perifrasi. Così faceva il maggior scrittore lombardo del XIX secolo,l’autore del 5 maggio.
  31. All’inizio del discorso usa la captatio benevolentiae, per ingraziarti il lettore (ma forse siete così stupidi da non capire neppure quello che vi sto dicendo).
  32. Cura puntiliosamente l’ortograffia.
  33. Inutile dirti quanto sono stucchevoli le preterizioni.
  34. Non andare troppo sovente a capo.
    Almeno, non quando non serve.
  35. Non usare mai il plurale majestatis. Siamo convinti che faccia una pessima impressione.
  36. Non confondere la causa con l’effetto: saresti in errore e dunque avresti sbagliato.
  37. Non costruire frasi in cui la conclusione non segua logicamente dalle premesse: se tutti facessero così, allora le premesse conseguirebbero dalle conclusioni.
  38. Non indulgere ad arcaismi, hapax legomena o altri lessemi inusitati, nonché deep structures rizomatiche che, per quanto ti appaiano come altrettante epifanie della differenza grammatologica e inviti alla deriva decostruttiva – ma peggio ancora sarebbe se risultassero eccepibili allo scrutinio di chi legga con acribia ecdotica – eccedano comunque le competenze cognitive del destinatario.
  39. Non devi essere prolisso, ma neppure devi dire meno di quello che.
  40. Una frase compiuta deve avere.



Letto inizialmente su http://www.mestierediscrivere.com/index.php/articolo/eco2/


7.6.12

Cambio!




Oggi ho cambiato il titolo e l'header del blog.
Meditavo di farlo da un po' e, dopo una consultazione con Valeria l'ho fatto.
Paradossi itineranti era un concetto che rispecchia un me del passato, forse persino quando lo scrissi non mi rispecchiava più da un po'.
Ho deciso di mutare il tutto in Frames, per i molteplici significati che ha questa parola: Frammenti, cornici (ideologiche, visive), ma anche, attraverso metonimia, quadri e modi di pensare...e tantissime altre cose. Inizialmente non ero convinto dell'inglese ma Vale mi ha dato la spinta decisiva!
La definizione di "persona senza bussola" è legata al momento storico in cui ci troviamo, una realtà mutevole in cui non ho nulla che mi indichi una direzione e, se l'avessi, non potrei mai essere sicuro del suo funzionamento.
Cambia qualcosa a livello di contenuti? No. Ma la forma, il frame, forzando la mano, oggigiorno è anch'essa un contenuto.


1.6.12

Solchi






 Giuseppe Arienzo, classe '26, per tutti Peppino "Ciquaranta", è un ospite fisso del primo sedile passeggero sulla corsa C40 di Napoli, da cui prende soprannome, tragitto Capo Posillipo-P.zza Garibaldi. Una vita a solcare quella tratta non è bastata e Peppino, ex autista, ha deciso di garantire il servizio anche dopo la sua pensione, solcando, alla stessa maniera del percorso, le orecchie dei suoi successori a furia di urlare direzioni: "giuvinò mo' a destra, giuvinò rallentate che mo 'eta svolta'!".
Per Peppino il C40 non è solo un autobus, non solo un soprannome, è stata una bussola, un appiglio. Come per molti degli scugnizzi nati in quel periodo, la vita è stata tutt'altro che stabile: Il Fascismo, l'inquadratura, la guerra. La perdita dei genitori, la perdita della casa, la perdita delle convinzioni. Peppino è cresciuto vedendo la sua vita rivoltata come un guanto, col terrore che da un giorno all'altro tutto potesse crollare, col terrore di trovarsi nuovamente nel limbo delle macerie.
A volte nella vita ciò di cui hai bisogno si presenta sotto forma di donna, di lotteria, d'eredità; a Peppino arrivò sotto forma di autobus. A qualcuno potrebbe sembrare cosa di poco conto, ma per Peppino fu il faro nella notte: finalmente certezze, finalmente riferimenti. Dal primo giorno di lavoro sentì d'avere una missione: poter essere qualcosa di stabile e immutevole all'interno di una città che cambia, riuscire a unire due parti della città in maniera precisa e puntuale, essere sempre nel posto giusto al momento designato, ci riuscì. Il ragazzo insicuro diventò per anni il riferimento di tutti gli appartenenti a quella tratta, ogni giorno avanti e indietro, ogni giorno puntuale, non una variazione, non un imprevisto, ma una certezza incrollabile. Diventò un'immagine così rappresentativa che qualcuno saliva sul pullman anche solo per incontrarlo e parlarci; solo la pensione fu capace di schiodarlo da quella sedia. Una missione, però, non si abbandona per eventi così trascurabili. Ciquaranta da allora continua tutti i giorni a rispettare i suoi orari, sul "suo" sedile passegero, assicurandosi che nessuno permetta al C40 di deragliare dai solchi, materiali e dell'immaginario, marcati in anni e anni di costanza e che nessun giovanotto possa mutare il riferimento per le anime come Peppino..."mo ti devi fermà, nun t'o scurda'."


3.2.12

Per aspera ad astra.



Ispirato da un post di Inspirationfeed (Nomenomen) e nel segno del training autogeno, posterò una bella raccolta di frasi di persone che non hanno considerato il fallimento come una sconfitta.

•  Indietreggia un po' per saltare più lontano
John Clarke

•  E' dura fallire, ma è peggio non averci neanche provato.
Theodore Roosevelt

•  Metà dei fallimenti provengono dallo scommettere su di un cavallo mentre salta
Thomas Hood
•  Ho fallito il mio tentativo di avere successo.
Thomas Edison 
•  I nostri dubbi sono traditori, e ci fanno perdere il bene che potremmo ottenere, per la paura di provare.
William Shakespeare 
•  Ogni fallimento porta con sé il seme di un nuovo successo.
Napoleon Hill  
•  Il fallimento è l'incapacità di vedere elementi strategici negli eventi; il successo è la prontezza per un azione istantanea quando arriva il momento opportuno.
Newell D. Hillis 
•  Fallisce chi, e solo chi, non si ingegna.
Thomas Bailey Aldrich 
•  Otteniamo molta più saggezza dal fallimento che dal successo. Spesso scopriamo cosa dobbiamo fare, trovando ciò che non dobbiamo fare.
Samuel Smiles 
•  Non sono mai stato spaventato dal fallimento, per questo preferirei fallire prima che non essere tra i migliori poi.
John Keats 
•  Puoi scoprire cosa maggiormente spaventa il nemico osservando cosa solitamente ti spaventa di più.
Eric Hoffer 
•  Non lasciar mai che la paura di vinccere si metta sulla tua strada.
George Herman “Babe” Ruth 
•  Chi ha paura di fallire limita le sue abilità. Il fallimento è solo l'opportunità di ricominciare meglio.
Henry Ford 
•  Il più grande errore che tu possa fare in vita è essere continuamente spaventato di farne uno.
Elbert Hubbard 
•   Le piccole menti sono domate e sottomesse dalle disavventure; ma le grandi mente crescono al presentarsi di queste.
Washington Irving 
•  La nostra più grande gloria non consiste nel non fallire mai, ma nel rialzarci ogni volta che cadiamo.
Oliver Goldsmith 
•  Ovunque guardiamo su questa terra, le opportunità prendono forma tra i problemi.
Nelson A. Rockefeller 
•  Cosa sarebbe la vita se non avessimo coraggio di tentare nulla?
Vincent van Gogh 
•  I più grandi uomini a volte si sopravvalutano, ma per questo i loro più grandi errori sono state grandi lezioni istruttive.
Tom Browne 
•  L'esperienza insegna lentamente, il suo prezzo sono gli errori.
James A. Froude 
•  E' la voglia di diligenza, più che la voglia di significati, che causa i maggiori fallimenti.
Alfred Mercier 
•  Siamo educati ad accogliere le paure, e possiamo, se lo vogliamo, educarci a cacciarle.
Karl Augustus Menninger 
•  La curiosità vincerà la paura molto più del coraggio.
James Stephens 
•  Non devo avere paura.
La paura è l'assassino della mente.
La paura è la piccola morte che porta al totale oblio.
Affronterò le mie paure.
Permetterò loro di passare sopra e dentro di me.
E una volta passate, rivolgerò il mio occhio interno al percorso che hanno seguito.
Dove è passata la paura non ci sarà nient'altro.
Rimarrò solo io.
Frank Herbert 
•  Paura: Falsa prova che sembra reale.
Ignoto 
•  Se sei angosciato da qualcosa di esterno, il dolore non appartiene alla cosa in sè, ma alla tua stima che vi dai; e questa hai possibilità di revocarla in qualunque momento.
Marcus Aurelius 
•  Quando ascolto la musica, non ho paura di nessun pericolo. Sono invulnerabile. Non vedo nessun nemico. Sono imparentato ai tempi primordiali e a quelli più recenti.
Henry David Thoreau
 
•  Ottieni forza, coraggio, e fiducia, da ogni esperienza in cui ti fermi a guardare la paura in faccia. Devi fare la cosa che pensi di non dover fare.
Eleanor Roosevelt
 
•  Nel pattinare sul ghiaccio sottile la tua salvezza è nella velocità.
Ralph Waldo Emerson 
•  La più antica e forte delle emozioni del genere umano è la paura, e la paura più antica e forte è la paura dell'ignoto.
H. P. Lovecraft 
•  L'attesa nutre il dubbio e la paura. L'azione nutre fiducia e coraggio. Se vuoi superare una paura, non stare a casa a pensarci su. Vai fuori e tieniti impegnato.
Dale Carnegie 
•  Prova una cosa che non hai fatto tre volte. La prima per superare la paura di farlo. La seconda per imparare come farlo. La terza per capire se ti è piaciuto o no.
Virgil Thomson 
•  Il nemico è la paura. Pensiamo sia l'odio; ma, è la paura.
Gandhi 
•  Non avere mai paura di provare qualcosa di nuovo. Ricorda, principianti hanno costruito l'arco, professionisti hanno costruito il Titanic.
Ignoto 
•  E' stupido avere paura di qualcosa che non puoi evitare.
Publius Syrus 
•  Chi sta giù ha bisogno di paura, non di cadere.
John Bunyan 
•  Non ho paura del domani, perchè ho visto ciò che era ieri e adoro l'oggi.
William Allen White 
•  Chi vede tutti gli esseri in se stesso, e se stesso in tutti gli esseri, perde ogni paura
Isa Upanishad, Scrittura Hindu  
•  Dove non è rimasta speranza, non è rimasta paura.
Milton 
•  La paura può essere profonda solo quanto glielo permette la mente.
Proverbio giapponese 
•  Evitare il pericolo non è più sicuro che esporsi apertamente nei lunghi percorsi. I più paurosi vengono catturati esattamente come gli spavaldi.
Helen Keller 
•  La vita di un uomo diventa interessante per la prima volta quando ha fallito - lo so bene. Perchè è un segno che ha provato a superare se stesso.
Georges Clemenceau 
•  Chi ha paura di essere vinto può star sicuro della sconfitta.
Napoleone Bonaparte 
•  Non esiste fallimento se non nel lunghissimo termine.
Elbert Hubbard 
•  Non c'è nulla di impossibile per chi è preparato a vincere ogni azzardo. I paurosi sono quelli che falliscono.
Sarah J. Hale 
•  Le delusioni sono in terra quello che le tempeste sono in cielo.
Johann C. F. von Schiller 
•  Il fallimento insegna il successo.
Detto giapponese 
•  Chi vive profondamente non teme la morte.
Anais Nin 
•  Quando un giovane compagno risoluto incontra un grande avversario, e lo tiene in maniera spavalda per la barba, è spesso sorpreso di trovarselo tra le mani, e scoprire che era lì solo per spaventare i timidi avventurieri.
Ralph Waldo Emerson 
•  La paura è la più grande fonte di superstizione, oltre ad essere una delle più grandi fonti di crudeltà. Sconfiggere la paura è l'inizio della saggezza.
Bertrand Russell

Traduzioni mie. Così, se ho sbagliato qualcosa, sapete con chi prendervela!




19.1.12

Megaupload Chiuso.



Oramai la notizia rimbalza ovunque, Megaupload è stato chiuso e il suo creatore, Kim Schmitz, arrestato. La notizia viene dalla associated press americana, fonte autorevole, e si sta rapidamente diffondendo ovunque. Il sito del servizio di hosting e streaming aveva raggiunto una popolarità tale da risultare il 13 sito al mondo per visite.
Le accuse al sito sono di aver procurato più di 500 milioni di dollari di danno per supporto alla pirateria grazie ai servizi offerti, cifra che il governo degli Stati Uniti non ha potuto più ignorare.
Ora bisognerà vedere se il percorso legale vedrà cadere definitivamente Megaupload e il suo creatore e se il governo degli Stati Uniti procederà alla chiusura di tutti i siti simili.


2.1.12

Capelli.

Ultimamente sembra più il poster di un (aspirante) disegnatore rispetto a ciò che è, ma è solo un caso.
Questa deriva da una foto fatta a mia sorella.