27.12.11

Centro storico di Napoli? Crealo tu!





Recentemente la Regione Campania ha indetto un bando diretto a persone dai 18 ai 27 anni atto a cambiare il volto e la vita del centro storico di Napoli.
Le proposte, premiate anche economicamente se valide, potranno letteralmente realizzare i desideri di chi il centro lo vive ogni giorno: grazie a questi progetti infatti, potranno essere realizzate iniziative infrastrutturali culturali o di qualunque altro tipo. Sarà l'occasione per tutte quelle persone che vorrebbero una città più adatta a se stessi o  per coloro che non si sentono rispecchiati dalla propria città, di realizzare davvero qualcosa di importante, a patto di dimostrare che ci si crede davvero.
Il bando scade il 6 Febbraio e credo sia una di quelle occasioni che davvero non si possono perdere.


16.12.11

C'è che l'altro giorno...

C'è che l'altro giorno mi sono messo a "sbareare" un po' sulla tavoletta grafica...allora ho pensato di mettere qui, come ho già fatto su fb questa piccola cosa...che pare brutto mettere solo le cose peggiori...


14.12.11

Questa tavola è meravigliosa (Click sull'immagine per ingrandire).


13.12.11

Ritmo.


Che belle le auto dei meccanici.
Sono tutte datate, "anziane", appartenenti a qualche altra epoca automobilistica. Sono però perfettamente conservate, tirate a lucido, come uscite dalla fabbrica, e anche potenziate, leggere meglio delle nuove.
Il mio meccanico ha una Ritmo. Conosco gente che ha smesso di pensare alle FIAT come automobili, dopo aver avuto una Ritmo. La sua Ritmo granata però era perfetta: rapida, scattante e precisa...il meglio a cui una Ritmo possa mai aspirare.

P.s. la sua non era Abarth, ma c'aveva la turbina e l'immancabile adesivo "Gesù proteggimi"...dalla turbina, ovvio.


4.12.11

Lettera ad un leghista

Post in bacheca ad opera di Matteo Salvini, Lega nord e risposta mia. 
-Controlli su pensioni di invalidità nel 2010: irregolarità scoperte a Milano il 3 per cento, a Napoli il 55 per cento. W l'Italia. (Matteo Salvini)



Sig. Salvini,
purtroppo ci sono molte di queste irregolarità al sud...ma parliamo della totalità dell'Italia, quante evasioni, truffe evasioni, bancarotte fraudolente ed altri misfatti ci sono a Milano (per citare la città da lei considerata) e quante invece a Napoli?
Finchè il modo di pensare sarà questo, limitato, provinciale, altro che Europa o grandi stati, rimarremo, Italia, cenerentola d'Europa in quanto a civiltà. Siamo cittadini ITALIANI non Campani, Lombardi o Sardi...siamo Italiani.
Per concludere cito:
« Olim humani artus, cum ventrem otiosum cernerent, ab eo discordarunt, conspiraruntque ne manus ad os cibum ferrent, nec os acciperet datum, nec dentes conficerent. At dum ventrem domare volunt, ipsi quoque defecerunt, totumque corpus ad extremam tabem venit: inde apparuit ventris haud segne ministerium esse, eumque acceptos cibos per omnia membra disserere, et cum eo in gratiam redierunt. Sic senatus et populus quasi unum corpus discordia pereunt concordia valent. »

« Una volta, le membra dell’uomo, constatando che lo stomaco se ne stava ozioso [ad attendere cibo], ruppero con lui gli accordi e cospirarono tra loro, decidendo che le mani non portassero cibo alla bocca, né che, portatolo, la bocca lo accettasse, né che i denti lo confezionassero a dovere. Ma mentre intendevano domare lo stomaco, a indebolirsi furono anche loro stesse, e il corpo intero giunse a deperimento estremo. Di qui apparve che l’ufficio dello stomaco non è quello di un pigro, ma che, una volta accolti, distribuisce i cibi per tutte le membra. E quindi tornarono in amicizia con lui. Così senato e popolo, come fossero un unico corpo, con la discordia periscono, con la concordia rimangono in salute. »

Citazione di Agrippa.
Per la serie corsi e ricorsi storici, nel passato posiamo sempre trovare le chiavi del futuro.

Vi chiedo la pazienza di leggere tutto e, se vorrete rispondere, farlo in maniera costruttiva. (Risposta mia)



Repliche da parte di Salvini o del popolo padano? Ovviamente nessuna, al di fuori dei soliti "fora di ball", "terrone vai a casa" e cose del genere.

Sconsolazione.


27.9.11

A volte ritornano.



Non lo avrei mai detto: oggi, tra i milioni di programmi del pacchetto d'intrattenimento Sky, sul canale Man-ga ho ritrovato uno dei miei anime preferiti in infanzia...quelli che ancora venivano chiamati (affettuosamente e impropriamente) cartoni animati. La cosa strana non è la presenza di un cartone in sè, ma la presenza del più sconosciuto e meno diffuso e ripetuto tra tutti, andato in onda sulla vecchia Italia 7: Yoroiden Samurai Troopers, alias I Cinque Samurai.

                                                         Ancora mi ci emoziono **

Ora, sono più che convinto che buona parte di chi si troverà a leggere queste righe non avrà la più pallida idea di chi siano questi 5 tipi in tutina colorata, quindi: chi sono i 5 Samurai?  Rio, Shido, Sami, Simo e Kimo (nomi dell'edizione italiana in cui la fantasia fa da padrona) sono 5 ragazzi a cui sono state donate delle armature, corrispondenti agli elementi giapponesi (Fuoco, aria, terra, luce, acqua)oltre che a 5 valori, tutte forgiate a partire da un'armatura malvagia del signore del male di turno Arago. Le vicende raccontano del ritorno dopo 1000 anni dello spirito di Arago che attraverso i suoi 4 demoni (con altre 4 armature della stessa origine) cerca di riguadagnare corporeità per invadere nuovamente il mondo...ovviamente i samurai sono coloro che dovranno contrastarlo.
La serie, sulla falsa riga dei cavalieri dello zodiaco (<3) era evidentemente progettata per fare colpo su ragazzini e collezionisti, oltre che sugli amanti degli anime in generale, per questo ogni pezzo delle armature e dei protagonisti era animato con i gancetti e le clip che permettevano di realizzare delle action figure funzionali...ovviamente erano meravigliose, completamente snodabili grazie ad un sistema di molle e tutti (TUTTI) i bambini della mia età all'epoca ne avevano almeno una (Io quasi tutte u.u). Qui potete confrontare:





Ovviamente mi immedesimavo con il capo, il personaggio principale, quello ROSSO, col potere del FUOCO che aveva tutte le cose più...più (2 armature e appena appena una tigre bianca con armatura coordinata come animaletto domestico), sebbene non fosse (stranamente per un anime di quei tempi) il più intelligente e perfettissimo...ma, quando sei piccolo, contano le mazzate.
Oltre all'ancoraggio a molte tradizioni giapponesi, cose che ho potuto notare solo con questa nuova visione, c'era una colonna sonora J-Rock che solodiosà quanto puo infoiare un bambino!

Ovviamente il mio giudizio attuale è condizionato dai ricordi e le emozioni vecchie...ciò non toglie che mi rivedrò tutta la serie!


18.9.11

Napoli 3-1 Milan l'analisi di Zonal Marking.

Come per la partita di Manchester, Zonal Marking ha fatto l'analisi tattica del match di vertice Napoli-Milan.
Qui posto la mia traduzione



Napoli Milan, contropiede e tripletta di Cavani



Lo specialista delle triplette Edinson Cavani ha colpito ancora come il Napoli ha confermato le sue ambizioni di vertice.
Mazzarri ha giocato con il suo 11 preferito, sostituendo Zuniga con Dossena rispetto alla partita con il City
Allegri ha avuto un grave problema di infortuni sommato ad una panchina dalla poca esperienza. Bonera ha giocato come terzino sinistro e Cassano è stato adattato al fianco di Pato.

Confronto delle formazioni
Il 3-4-3 atipico del Napoli tende a produrre partite interessanti contro differenti avversari, oggi è stato affascinante ammirarlo contro un centrocampo a diamante. Ai due estremi del campo ci sono due situazioni da osservare: Il Napoli si trovava in difesa con una situazione di 3 contro 2, il Milan invece di 4 contro 3. Così tutto quadrava. La battaglia a centrocampo è stata però molto più interessante. Qui c'era uno scontro tra i laterali del Milan, che partivano stretti e si allargavano in attacco per procurare più corridori alla manovra offensiva, e gli esterni difensivi napoletani. In un certo senso, gli esterni azzurri hanno dovuto fare un lavoro molto simile a quello di Manchester, dove erano costretti ad allontanarsi dalle loro posizioni laterali per accentrarsi. I problemi sono insorti quando i laterali, anzichè allargarsi, si proponevano in incursioni centrali. Clarence Seedorf ha trovato più di qualche spazio al limite dell'area.

Le ripartenze del Napoli

E' stato ugualmente interessante vedere quando il Napoli recuperava palla, dato che i laterali del Milan non sempre erano sicuri di ciò che facevano. In un 4-3-2-1, il centrocampo a diamante sta stretto e si muove attraverso il campo. Anche a causa degli attacchi diretti del Napoli, il centrocampo non ha potuto muoversi lateralmente- Seedorf e Nocerino potevano solo tornare indietro, spesso in profondità, e stare larghi, ciò però significava perdere la forma del centrocampo. In aggiunta Van Bommel non sembrava saper trovare bene una posizione. Non aveva un avversario da tenere d'occhio e senza palla non è riuscito a fermare i contropiedi del Napoli - il momento più evidente è stato in occasione della seconda rete, quando Gargano gli è sfuggito e ha finito per dar palla a Cavani che ha segnato- Non ha avuto neanche molte occasioni di distribuire palloni con i terzini bloccati.


Milan in possesso di palla.
I terzini avrebbero dovuto far molto di più in fase offensiva, ma: Bonera è un destro naturale e non è adatto a giocare come terzino a sinistra, tanto da essere inevitabilmetne sostituito da Antonini nel secondo tempo. Questi erano visibilmente spaventati dai contropiedi, ma il Milan avrebbe dovuto dare sia rischi che fiducia ai propri difensori centrali e centrocampisti, dovendo recuperare due reti.
Il Napoli raramente ha pressato il Milan (con l'eccezione di pochi minuti all'inizio della ripresa), erano ben felici di aspettare il Milan nella tre quarti, recuperare pallone e partire in contropiede. Già la stagione scorsa il Napoli si era dimostrata una compagine da contropiede, ma quest'anno quest'aspetto è esasperatissimo.

Il gioco del Milan è stato decisamente povero verso la trequarti di campo, è stata una sorpresa vedere Cassano sulla destra e Pato sulla sinistra: Il primo ama sterzare dalla sinistra, il secondo è solito giocare in attacco sulla destra, ma non è stato questo il loro problema principale. I loro passaggi erano troppo lenti, il loro gioco era troppo stretto e facile da intercettare. Il colpo di testa di Aquilani è stato superbo, ma per il resto l'ex Liverpool è stato deludente, e probabilmente non era a suo agio nella posizione di trequartista, è molto meglio tecnicamente di Boateng, ma il Ghanese offre una guida ai loro attacchi.

Ci sono state molte sostituzioni tardive, ma non hanno cambiato la storia del match grazie all'ottima capacità di addormentare il gioco da parte del Napoli. Emanuelson è entrato per Van Bommel assegnando a Seedorf il ruolo di regista, dall'altro lato Dzemaili è entrato per Hamsik cercando di dare più profondità alla squadra e trasfromando il modulo in un 3-5-2 senza palla. A questo punto della partita le formazioni non contavano così tanto, il Napoli ha messo molti uomini dietro la palla difendendo basso e il Milan non ha dimostrato la capacità creativa per buttare giù questo muro.

Conclusioni


Mazzarri ha vinto la battaglia: Il Napoli è stato eccellente nel ripartire velocemente con la rapidità di trasformare la difesa in attacco di Gargano e degli esterni bassi, mentre l'aggiunta di Inler ha reso il centrocampo più agguerrito, sebbene potrebbe mancare la disciplina tattica di Pazienza più avanti nell'anno.
La sconfitta del Milan ha ricordato molto da vicino quella con il Cesena di un anno prima. Allora sembrò che non potessero vincere il titolo con una formazione stretta e nessun aiuto dai terzini...ma hanno sovvertito il pronostico, quindi non c'è bisogno di buttarsi via dopo questa sconfitta.


Il pezzo è tratto da Zonal Marking e la traduzione è mia. Il link originale è questo:Napoli Milan 3-1 Zonal Marking.


17.9.11

Manchester City - Napoli, l'analisi tattica di Zonal Marking.

In attesa della (eventuale) apertura del blog di opinione calcistica che vedrebbe coinvolti me ed altri amici, metto qui la traduzione dell'interessante analisi tattica di Manchester C. - Napoli, ad opera del sito inglese Zonal Marking.

L'analisi di Manchester City - Napoli in 8 punti.






Commenteremo le belle scelte tattiche di Walter Mazzarri dopo che un Napoli ordinato e disciplinato ha guadagnato un meritato punto nella trasferta inglese.

1- Gli scontri tra esterni bassi e ali che amano convergere finiscono sempre per essere interessanti. In teoria gli esterni bassi dovrebbero trovarsi in difficoltà nel seguire le ali al centro del campo - dopo tutto, il loro lavoro è quello di coprire le fasce - ma la situazione cambia in un 3-5-2 che utilizza ali larghe, formazione che utilizza il Napoli.
Nel 3-5-2, se gli esterni bassi si accentrano, scoprono il fianco alle discese dei terzini avversari che non vengono contratstati da nessuno. Ma in questo caso, dato che i tre attaccanti del Napoli tenevano bloccati Kolarov e Zabaleta, Zuniga e Maggio hanno potuto seguire Nasri e Silva al centro del campo senza lasciare spazi scoperti. D'altro canto neanche il City ha giocato il suo match migliore. Non a caso il gol del vantaggio napoletano è arrivato dopo una convergenza di Nasri a cui era diretto il passaggio di Barry intercettato da Maggio. Altro fattore è che uno dei movimenti preferiti di Silva - andare sulla fascia, convergere e tornare nella propria metà campo per portare fuori posizione un esterno avversario (il movimento a cui Paul Robinson del Bolton non ha trovato rimedio un paio di settimane fa)- non dava troppi grattacapi all'esterno basso avversario - dato che un esterno basso è sempre abbastanza contento di andare in avanti per alzare la propria linea del centrocampo.

2- Per gli stessi motivi, gli esterni bassi del Napoli hanno potuto trovare situazioni interessanti nelle discese offensive - ancora una volta, il gol degli azzurri è scaturito da una discesa di Maggio, come l'altra grande occasione (traversa di Lavezzi n.d.t.) è nata da una discesa di Zuniga, rimasto smarcato-. Nasri e Silva spesso si trovavano al centro del campo quando finivano i loro movimenti,  ciò significa che non erano nella posizione ottimale per coprire le fasce. In aggiunta, non sono giocatori particolarmente difensivi - alla fine dei loro movimenti offensivi, finiscono sempre per fermarsi qualche secondo per riprendere fiato-. Il Napoli ha mantenuto una mentalità abbastanza difensiva, contando sul contropiede, per buona parte del match, ma al ritorno probabilmente vedremo i due esterni attaccare molto di più.

3-Il contropiede vincente del Napoli è arrivato da un errore di Barry, regista del City. Considerato una delle maggiori cause di successo dei Citizens in questo inizio di stagione, Barry ha iniziato bene l'anno, ma questo è stato un errore imperdonabile. Il ruolo principale di un regista che gioca in casa, contro un avversario che gioca di rimessa, è evitare i contropiedi (oltre a passare bene la palla, ovviamente): Non solo Barry non ha evitato i contropiedi avversari, ma ha anche causato quello cruciale. Nigel De Jong è davvero un giocatore fondamentale per il City.

4- Come previsto, il Napoli era vulnerabile ai movimenti offensivi di Aguero, particolarmente a quelli larghi. I centrali azzurri non avevano particolari problemi ad andargli incontro uscendo dalla linea difensiva (la difesa a 3 dava il vantaggio di un uomo in più contro l'attacco formato dal Kun e Dzeko), ma nel momento in cui Nasri e Silva sono entrati in area, Aguero ha fatto saltare il sistema. Ha creato la maggiore occasioni del City (traversa di Touré) e ha comunque causato le ammonizioni di due difensori nei suoi movimenti verso sinistra.

5-Il Napoli non disdegnava che i centrali del Manchester avessero la palla fra i piedi, avendo individuato uno dei punti deboli degli Inglesi - la scarsa fantasia dei due difensori centrali-. La mancanza di pressing (e di incisività dei due) è dimostrata dalla statistica che vede lo scambio di palla Lescott-Kompany, come più frequente della partita (20 scambi).

6-Il gioco del City è stato troppo stretto per gran parte della partita, l'inserimento di Adam Johnson per Nasri, seppur tardo, ha dato loro maggiori soluzioni. Le convergenze di Silva e Nasri sono state un problema, ma anche ...

7-la scelta dei terzini meno tecnici da parte di Mancini. Zabaleta è un eccezionale difensore e un generoso corridore, ma manca delle qualità atletiche di Micah Richards; Kolarov ha un gran sinistro (come dimostrato dalla punizione-pareggio), ma Clichy è migliore nei passaggi. Anche se ci fosse stata una migliore prestazione generale, è una scelta molto difensiva da parte di Mancini - anche comprensibile, dato il valore dei tre d'attacco del Napoli.

8-Altra questione da non tralasciare, discutendo delle discese dei terzini del City,  è la scarsa mobilità dei centrali, non a loro agio a campo aperto. Lescott, nonostante abbia giocato come terzino sinistro per anni, è sembrato sempre riluttante a lasciare la sua area difensiva al centro. Kompany ottimo contrastatore ed eccellente nella propria area di rigore, è sembrato in difficoltà nel momento in cui ha dovuto coprire 18 metri di campo o giù di lì, il suo errore sulla linea di fallo laterale alla fine della partita ha dimostrato tutta la sua pesantezza. Se i centrali non avessero dovuto coprire larghe sezioni di campo, i terzini non sarebbero potuti avanzare. Anche qui De Jong avrebbe potuto aiutare non poco.

La traduzione è mia...nel caso di errori di interpretazione me ne dispiaccio.
Il pezzo originale lo potete trovare qui: Zonal Marking.net


10.9.11

Il meridione nella propria spesa

 
Con questa immagine non voglio esprimere un pensiero "secessionista" nè razzista al contrario, affatto. Semplicemente credo che, con l'attuale condizione di crisi delle aziende meridionali (anche agricole!),  quest'iniziativa promossa dal gruppo Facebook Briganti sia interessante ed efficace se accolta in massa. Preferire prodotti meridionali ha un po' il meccanismo del boicottaggio...al contrario. Questa iniziatativa però non mira a danneggiare qualcuno (a meno che attualmente non compriate tutto da una sola azienda) ma a risollevare le sorti dell'impresa nel sud, cosa non impossibile come spesso ci vien fatto credere.
L'unica reale maniera per poter scegliere prodotti meridionali, a parte l'acquisto diretto dal produttore locale (ancora meglio...), è cercare sull'etichetta la sede legale dell'azienda di cui si sta comprando qualcosa...spesso le marche cambiano di proprietario e non si sa mai da chi siano state mangiate.
Ovviamente il mio è un appello soft, diventare integralisti neanche ha senso, ma credo che preferire una marca ad un'altra, spesso a parità di qualità e prezzo ( a volte guadagnandoci pure), non crei problemi a nessuno.


8.9.11

[minireview postuma] Sucker Punch (2011)



Sucker Punch...addirittura noioso non me lo sarei aspettato. Il gioco di piani di realtà dell'inconscio, aspetto potenzialmente più interessante di tutto il film (lontano parente dei sogni di inception), viene utilizzato come mero pretesto per mettere assieme un'incoerente accozzaglia di qualunque cosa possa essere considerata "figa" in base a meccanismi già provati. Fortemente debitore a Devil May Cry, Matrix e un sacco di altra roba sparsa, dallo steampunk al Signore degli Anelli...computer grafica ed effetti vari belli ma abusatissimi...spesso sembra un videogame...forse se lo fosse stato sarebbe stato molto più divertente: lo schema ripetitivo e le scarsissime connessioni metaforiche tra un piano di realtà ed un altro sarebbero passate molto in secondo piano in un action game. Il film è chiaramente indirizzato a chi si esalta vedendo un po' di azione immotivata e spettacolare farcita di qualunque oggetto, atmosfera o situazione siano di moda presso un pubblico educato a visioni Tarantiniane, a cui questa pellicola non può lontanamente essere paragonata.


28.7.11

Il pigro



L'animale pigro è il più maestoso in natura. Orsi, gatti, bradipi e ghiri, per capirci. Il leone è schifosamente pigro, un vero fannullone, ma quando si tratta di azzannare, azzanna. [Il pigro in questione] è un leone.  Aggiungo : i pigri di natura, detti anche "nati stanchi", sono quelli che di solito si fanno un mazzo enorme. Ne conosco tanti, anche celebri. Io stesso mi do del pigro e non mi offendo, anche perchè da pigro mi fermo solo quando dormo e nemmeno sempre. [Il pigro in questione] ha la vocazione del pantofolaio e l'orgoglio del guerriero. Si può stimolare pantofolaio, senza sminuire il guerriero? Io dico di sì.

[Giancarlo Dotto da il "Corriere dello sport"]

Come trovare interessanti spunti nei luoghi più improbabili. Il pezzo, o la parte di questo, si riferiva a Totti, ma non è una riflessione calcistica quella che volevo fare, anzi vorrei proprio isolare questo breve passaggio dal mondo del calcio. Mi sento un po' immedesimato in questi paragoni, perciò chiamato in causa. Spesso si ci dimentica di guardare alle persone come un insieme e le si etichetta solo in base ad un loro pregio o difetto, o meglio, sotto la sola faccia che si vuole guardare di quel pregio/difetto. Questo pezzo vuole invece creare una dimensione doppia dell'aspetto pigrizia, "difetto" di cui ho sempre colto anche i pregi. Un pigro, solitamente, ha bisogno di pesanti motivazioni per smuoversi, ma proprio di questa piega bisogna cogliere la sfumatura: parlando per metafore, un pigro è come l'arco di Ulisse, inutile e statico per chi non ha la forza di tenderlo, efficace e devastante quando teso con la dovuta energia...
Che orgoglio sentirsi l'arco di Ulisse.


18.7.11

Un giorno riuscirò a disegnarci qualcosa di decente.

Questa è praticamente la terza prova con la mia tavoletta grafica.
Al momento sono (io, non la tavoletta) veramente deludente...ma un giorno ce la farò!




15.6.11

Immagini ed arte.

(Metamorphosis part II M.C. Escher)


Studiando il mio buon esame d'estetica, sono incappato in un paio di definizioni sull'arte e le immagini, ve le propongo.

"L'immagine designa due cose differenti. C'è la relazione semplice che produce la somiglianza con un originale: non necessariamente la sua copia fedele, ma semplicemente ciò che basta a prenderne il posto. E c'è il gioco delle operazioni che produce ciò che chiamiamo arte: vale a dire precisamente un'alterazione di somiglianza [...]
Le immagini dell'arte sono operazioni che producono uno scarto, una difformità. [...]Questo vuol dire due cose. Prima di tutti che le immagini dell'arte sono, in quanto tali, delle dissomiglianze. Secondariamente, che l'immagine non è una esclusiva del visibile. Vi è del visibile che non è immagine e vi sono immagini che sono tutte in parole."

Ranciére

Inutile dire che tutto ciò mi ha lanciato una riflessione lunghissima. Concretizzando un po' di pensieri, posso dire di essere in gran parte con questa concezione artistica che assomiglia più alla scultura (come la concepiva Michelangelo) che al mero ritratto raffigurativo (con le dovute eccezioni). Ranciére, tra gli esempi, parla della regia di un film il cui audio e storia sono diacronici rispetto alle immagini e al montaggio; io ho pensato alla definizione di un immagine tramite la definizione di ciò che non vuole rappresentare: colorare lo sfondo di una figura lasciando intuire ciò a cui si pensa, scolpire via la roccia da una scultura che già era esistente e doveva solo essere liberata. L'arte, in questi termini, è qualcosa che ti sfiora e ti indirizza verso un pensiero quasi impalpabile e indefinibile, qualcosa che si coglie ma non si può definire con precisione. Volendo estremizzare un po', l'amore ha qualcosa dell'arte.
Ringrazio Ranciére e il professore che mi hanno fatto fare questo viaggetto, sperando di aver fornito anche a voi i mezzi per fare qualche pensiero in questa direzione...nel caso, non mi dispiacerebbe discuterne con voi tramite commenti.


P.S.: Nel caso non conosciate il quadro o l'autore del quadro, vi invito a cercare prima l'uno e poi l'altro.


12.6.11

Be creative!

Oggi, nella mia tela si è impigliato questo video. 29 semplici (?) consigli per rimanere creativi! Direi che farebbe bene a tutti dargli una lettura.





Per i pigri e per chi non conosce bene l'inglese:

  1. Fai degli elenchi
  2. Porta sempre con te un quaderno
  3. Prova a scrivere liberamente
  4. Stai lontano dal computer (beh questo dipende dall'utilizzo e dalla situazione, rischia di essere un po' contraddittorio :) )
  5. Finiscila di preoccuparti
  6. Prenditi delle pause
  7. Canta sotto la doccia
  8. Bevi caffè
  9. Ascolta musica nuova
  10. Sii aperto
  11. Circondati di gente creativa
  12. Cerca il confronto
  13. Collabora
  14. Fai pratica
  15. Non ti arrendere
  16. Concediti la possibilità di sbagliare
  17. Visita posti nuovi
  18. Tieni conto degli auguri che ti vengono fatti
  19. Prenditi molto riposo
  20. Rischia
  21. Rompi le regole
  22. Non forzarle
  23. Leggi una pagina di dizionario
  24. Creati una struttura
  25. Finiscila di cercare d'essere la perfezione di qualcun altro
  26. Hai un'idea? Scrivila!
  27. Tieni pulito il tuo spazio di lavoro
  28. Divertiti
  29. Finisci qualcosa
Ecco, sono questi i punti...magari non li seguirò tutti, ma non dimentichiamoci che proprio questa lista chiede di rompere le regole!



Questo video è stato preso dalla pagina Tofudesign on Vimeo. (30. non attribuirti qualcosa di qualcun altro! ndr)


10.6.11

La revisione.



Quando si ha un'auto anziana, si sà, periodicamente  deve sottostare alla gogna della revisione. La mia piccola affettuosa, e ammaccatissima Twingo ha raggiunto qualche tempo fa questa fatidica data, quindi l'ho portata a fare, non senza timori, un giro dal meccanico.
Dopo un paio di giorni di incertezza e attesa, fui invitato dal signor Gregorio a fare un colloquio per discutere della prognosi. Un po' per mia suggestione, un po' per fisionomia del mio interlocutore avvertii un'atmosfera un po' pesante, toni cyan ed eco nell'aria. Il buon meccanico è il prototipo dell'uomo di fatti: poche parole, timide, inadatte a descrivere gli efficaci gesti delle sue mani sapienti.


Gregorio: Buongiorno...allora io l'agg purtat a ffa "quella cosa"...'nzomm a vedè
Roberto: Buongiorno...bene...quindi!?
G: Eh...la macchina è quello che è...
R: Quindi non è andata bene?
G: Eh le luci di posizione funzionano a metà
R: Non si può risolvere?
G: No, non è quello il problema...il parafango sta caduto a metà...
R: E non si può tirare su?
G: Ma non è quello il problema! I freni stavano un po' allentati...
R: Non si può risolvere?
G: A verità è ca sta machin s'n' car...finestrini e serrature che non funzionano, levette ca stann abbuccat' tergicristalli ca nun pulezz'n il carburatore è vecchio e la batteria anche...ma o problem è lo specchietto caduto!
R: Allora non è passata? Se cambio lo specchietto posso ancora tenerla?
G: Nooo vabbè ma alla fine gli ho detto un paio di palle e hanno pure chiuso un occhio, tutt'appost!

Meccanici Napoletani...croce e delizia.


8.6.11

Ci son giornate che...

Ci son giornate che ti fan passare la voglia di far tutto. Prendon la scia negativa di qualcosa della giornata precedente, deludono le poche aspettative positive che avevi per la mattinata e creano l'umore giusto per non far altro che danni.
Tra le cose, mi è passata pure la voglia di scrivere sto post, perciò chiudo qui.


26.5.11

Il blog sostenibile.








Di recente è partita un'iniziativa immancabile per blogger filosofoidi amanti della natura come me: Carbon Neutral.
L'idea, partita da Doveconviene.it, si propone di piantare un albero per ogni blogger che l'accolga. La trovata è partita da un semplice calcolo: ogni blog (medio-grande) tende a produrre 3.6 kg di CO2 l'anno, un albero ne produce (pessimisticamente) 5 kg ogni anno, per 50 anni. Adottando l'iniziativa si permette agli organizzatori di piantare un albero, controbilanciando così la propria produzione di CO2. Le acacie che verranno piantate, in collaborazione con l'organizzazione Iplantatree.org, al momento fanno parte del progetto di riforestazione di Göritz in Germania.  L' "onere" del blogger (o webmaster) è semplicemente quello di scrivere dell'iniziativa, apponendo sul proprio spazio web un tasto che rimandi al sito dell'iniziativa, in cui si potranno trovare tutte le informazioni dettagliate riguardanti il progetto.

Personalmente ho deciso di aderirvi. Il mio blog inoltre, non essendo di medie dimensioni, ma piccole, sarà più che bilanciato dalla piantagione dell'albero. Per altro, anche se il mio blog non producesse CO2, avere l'occasione di aiutare in un opera di riforestazione (anche se in parte minima) è sempre ben accetta.


23.5.11

Un paese per vecchi.





Ieri guardavo Report e ho fatto qualche pensiero.

Oramai viviamo in un paese dove gli ultrasessantenni la fanno da padrone, un paese su misura per loro.
Ma sono persone anziane che, come l'ultrasessantenne capo (B. ovviously), rifuggono la loro età, la ignorano e la dileggiano, richiedendo i favori che si riservano a persone avanti negli anni, ma pretendendo di non abbandonare quelli della gioventù e rifiutando i disagi sia degli uni che dell'altra. Una sorta di "zona del crepuscolo" che crea un cortocircuito nel sistema Italia e crea una gran fila all'entrata, così che chi arriva dopo (noi) restiamo imbottigliati. La maggior parte di questi crepuscolari, citando una bellissima immagine suggerita da Erri De Luca (signor ultrasessantenne e non di certo crepuscolare), non riescono ad accettare, soprattutto fisicamente, la loro età. Finiscono quindi negli anni a cercare di trattenerla, con tinture, creme, interventi chirurgici, attività e modi di fare neanche comodi per loro ma "age symbol"; magari ci riescono anche per un po' ma finiscono per vedere il loro corpo crollare, saturo degli intrugli e sforzi a cui è costretto. Così i crepuscolari finiscono per diventare mascheroni e mummie incartapecorite, spesso anche del tutto andate a livello mentale.
Data quest'immagine, provo ad elencare un paio di provvedimenti e meccanismi che si sono venuti a creare nel Bel Paese.
  • Età pensionabile allungata all'inverosimile (per non dare più pensioni)-> posti di lavoro impantanati ->mancanza di ricambio generazionale ->arretratezza su nuovi metodi e tecnologie; nuovi costi per corsi di aggiornamento (magari anche non recepiti); la generazione giovane non ha tempo di farsi le ossa -> aumento di costi; diminuzione di produzione e PIL; futuro con le gambe tagliate; distanziamento classi benestanti.
  • Diminuzione finanziamento scuole (per risparmiare) -> diminuzione competenze generali (fanno il paio con l'impossibilità di fare esperienza sul campo per i non benestanti)-> classi sociali bloccate -> creazione lobby-> diminuzione competenze-> calo produzione e PIL->aumenta distanza sociale e povertà; aumenta fenomeno invecchiamento paese ->emigrazione giovanile -> ulteriore calo PIL

Queste sono solo un paio di osservazioni rapide, neanche troppo cogitate...e non ho coinvolto la politica direttamente, con le liste bloccate che portano i soliti ad essere eletti!
Certo è che se non cambia qualcosa, proprio chiara non la vedo.


19.5.11

Piccole prove per loghi

Dato che si sta animando una gara a chi fa il logo più bello, mi sto cimentando in questo campo che tanto m'attira.





17.5.11

Chi ten' o'mar' [cit.]/ Chi ha il mare.



Recitava una bellissima canzone di Pino Daniele "...Chi ten' o' mar' nun ten' nient'..." ovvero chi ha il mare non ha niente, io non sono d'accordo.
Proprio l'altro giorno, nella metropolitana che da noi passa sulla costa, assistevo alle reazioni di due ragazzi lombardi in vacanza qui mentre guardavano il mare, erano estasiati, lo sguardo era attratto magneticamente e ne sembravano riempiti.
Quel che fa il mare in chi ci convive con l'infanzia è scavare in lui/lei il concetto di immenso: immenso materiale, immenso luogo, immensa apertura, immenso vuoto, immpeno pieno, immenso colore, immensa acqua, immenso pensiero. Il mare apre in ognuno di noi (parlo da persona cresciutaci sempre a contatto) spalanca antri che altrimenti restano chiusi; porta la propensione a tener sempre presente il rapporto di se stessi con la natura da un lato; la libertà di pensiero, la mente sgombera, la tendenza al pensiero senza limiti dall'altro. Chi ten' o' mar lo porta dentro, porta l'immenso dentro di sé.



15.5.11

Gli asini volano!





Ho sempre detto come paragone per le cose incredibili che "ci avrei creduto quando gli asini avrebbero volato" da stasera dovrò cambiare paragone...

Vola ciuccio, vola e trasforma in realtà tutti i sogni della gente che volge a te lo sguardo...tra le stelle nel cielo d'Europa!


11.5.11

Poi dicono che uno si incazza.


Arrivi il primo giorno, timido, incerto ma pieno di entusiasmo e speranze. Ti senti un pò una boa in mezzo al mare, solo, stabile ma senza orientamento. Poi arriva qualcuno e ti indirizza un po', mette a tuo agio e ti sembra di essere avviato, pur lentamente, verso una meta; e tu, spocchioso e bastian contrario, abituato a imporre sempre una tua impronta, cerchi davvero di metterci tutto l'impegno e la voglia di fare possibile per dimostrare ciò che sei a chi non ti conosce, magari anche a chi ha provato a scommettere due lire su di te dall'inizio.
Poi arriva il giorno della riscossione. Per l'altro. La persona in cui avevi riposto un minimo di fiducia, illudendoti di essere aiutato, riscuote per il lavoro fatto negli ultimi giorni: la presa in giro. Ti svela, per il puro gusto di guardare la reazione, che tutto ciò che hai fatto era inutile ed era una perdita di tempo, hai fatto cose senza senso e hai profuso tutto l'entusiasmo in un buco nero...dovendo pure fare buon viso a cattivo gioco. Che bello.

Che poi l'umore già di suo era bello luminoso.


10.5.11

(Dis)informazione selettiva.




Oggi ho ricevuto questa mail.

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Ciao a tutti,  
 
confermo la necessità di questo passaparola, aggiungendo che si tratta di informazione per ri-affermare i diritti costituzionalmente garantiti . Il dramma è che sembra la maggior parte della popolazione non sia consapevole di quanto sta avvenendo.

Quello che Vi porto è solo un piccolo esempio. Sono una ricercatrice, mi occupo di diritto ambientale e di risorse idriche. Ieri mattina dovevo intervenire ad un programma RADIO RAI (programmato ormai da due settimane) per parlare del referendum sulla privatizzazione dell'acqua e chiarirne meglio le implicazioni giuridiche. 

'E arrivata una circolare interna RAI alle 8 di ieri mattina che ha vietato con effetti immediati a qualunque programma della RAI di toccare l'argomento fino a giugno (12-13 giugno quando si terrà il referendum), quindi il programma è saltato e il mio intervento pure.

prima di perderla definitivamente. Questo è un piccolo esempio delle modalità con cui "il servizio pubblico" viene messo a tacere e di come si boicotti pesantemente la possibilità dei cittadini di essere informati e di intervenire (secondo gli strumenti garantiti dalla Costituzione) nella gestione della res publica. Di fronte a questa ennesima manifestazione di un potere esecutivo assoluto che calpesta non solo quotidianamente le altre istituzioni, ma anche il popolo italiano di cui invece si fregia di esser voce ed espressione, occorre  riappropriarci della 

 Il referendum è evidentemente anche questo! 

Mariachiara Alberton

necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone
Il referendum non sarà  pubblicizzato in TV. Passaparola! 12 giugno.      QUINDI : I cittadini, non andranno a votare il referendum.


7.5.11

Blu oltrecielo.


Bella giornata, serata pessima, a paragone, ma che poteva essere peggiore.
Conto i gradi di blu che separano la luce di una stella dall'altra.


6.5.11

Tempo di colori.


Quando ero più piccolo c'erano eventi che scandivano i momenti nell'anno. Alcuni, come per tutti, sono quasi istituzionalizzati, come il Natale, la Pasqua, il primo Bagno etc.; altri invece sono (erano) individuali, momenti che solo per me significavano qualcosa, non per questo meno preziosi.
Uno in particolare mi è ritornato alla mente oggi: il giardinaggio di inizio primavera. Ok , siamo un po' in ritardo e non c'è motivazione apparente per parlarne...però il sole odierno e i colori del terrazzo mi hanno fatto venir voglia di farlo.
Pur non avendo un vero e proprio giardino, la mia casa ha un discreto terrazzo, abitazione di tante belle piante e qualche uccellino occasionale. Quando arriva l'autunno queste piante fanno compagnia al nostro umore e sommessamente vestono abiti autunnali e invernali. Coprono i colori delle loro magliette estive con cappotti invernali scuri, impermeabili beige. Arrivato il primo caldo, smettere i panni invernali può rivelarsi un compito più complicato di ciò che si immagina e mio padre, presi pennello e tempere, decide sempre di dare una mano. Intingendo il pennello nel sole primaverile, dà un tocco di verde alle foglie d'inverno ormai stanche, ravviva d'un sanguigno rosso la terra e spruzza un po' di giallo sulle primule. I colori della primavera profumano così di iris al giorno e gelsomino alla notte; il passaggio, sul cotto del regno ormai verde, riscalda le mie radici e riempie i polmoni del fresco allegro proprio della vita risvegliata. Alla prima ultima pioggia, il terreno non riuscirà a restare indifferente al commiato invernale e risponderà rilasciando l'azoto della terra nuova, donando alle narici l'ultimo momento di una giornata variegata all'inverno.
Questa è la mia primavera.


5.5.11

Jolly.



Ho deciso: la versione più realistica è che Bin Laden è morto da tempo e se lo sono giocato ora a causa della difficile situazione internazionale e per mantenere un sostegno nazionale
forte in questa guerra appena intrapresa.





Aggiornamento, scoop di Studio Aperto, i vicini: "Salutava sempre e curava un orto e degli animali con affetto".


26.4.11

Scorfano.


Sembrerà stupido, ma alcune parole sembrano fatte proprio per essere adattate ad un concetto. Lo scorfano, pesce brutto (non troppo più di altri), è diventato emblema di bruttezza oramai in maniera condivisa...perché lui e non altri pesci o animali?
La parola scorfano evoca in maniera quasi onomatopeica il concetto sgradevolezza del viso, sarebbe stato un vero e proprio peccato non fosse diventata un'associazione d'uso comune in lingua italiana.


15.3.11

Panda strikes back.

Il perché di questo titolo così figo? Nessuno, mi scocciavo.
In realtà è solo un post per uppare la versione grande e più curata del "panda che dorme", proposta per il logo degli scanners di animedb.


Come l'altra volta, preferisco postare le immagini che faccio sul blog in maniera da tenerle tutte sott'occhio (anche perché i pc non mi danno pace.)


11.3.11

Nuova skin

Oggi ho deciso di creare una nuova skin per la radio. Significati particolari? No. Sentimenti impressi? Non so. So che sono abbastanza contento del risultato, anche se l'immagine mi piaceva prima che fossi costretto ad aggiungere i punti gialli (comandi radio). Questa che posto è la versione senza indicazione dei comandi, spero vi piaccia. Essendo un'immagine venuta fuori istintivamente, potrebbe segnare, per colori e forme, qualcosa del mio inconscio. Vi ispira qualcosa? Se sì, cosa?

Vi aspetto su http://adbradio.jimdo.com verso la tarda sera.


8.3.11

Qualche tentativo di mascotte

Visto che manca ancora una mascotte per gli scanner, mi sono messo a buttar giù qualche schizzo approssimativo.

Ovviamente ho immaginato delle posizioni a caso...
L'idea è ovviamente fare qualcosa di stilizzato, scusate la pessima qualità ma non ho uno scanner e ho dovuto fotografare i fogli



18.2.11

Apriamo gli occhi, non torniamo indietro.




Io trovo esagerata questa protesta contro l'unità d'Italia. Io anche continuo ad essere arrabbiato per le bugie che si perpetuano negli anni che continuano a infangare la memoria del meridione, del meridione però ATTENZIONE. I Borbone, per quanto non demoni, non erano neanche santi. Qui si fa del revisionismo contrario in continuazione, valicando i limiti del buonsenso. Credete che fossero monarchi illuminati, non stragisti, altruisti e dai princìpi moderni? NO, non lo erano. Erano monarchi non migliori nè peggiori degli altri che facevano il meglio per la loro nazione, in particolare per la capitale.
Di certo non erano peggio dei Savoia, SIA CHIARO, ma tutta questa santificazione mi da ai nervi. I princìpi partigiani, i princìpi che hanno mosso Garibaldi e i mille sì che erano forti. Garibaldi è stato preso in giro e quasi costretto a Teano a consegnare il sud Italia, liberato dalla monarchia assolutista (e non dai Borbone), a Vittorio Emanuele. Sul furto e l'abbandono conseguente del sudItalia sono più che d'accordo e condanno tutto, ma i valori no. Benigni ieri ha parlato prevalentemente di questi, non posso criticarlo (tranne per una bugia che ha detto in un momento, relative ad una testimonianza rivelatasi poi falsa nel tempo, di cui probabilmente non è neanche a conoscenza).
Parlare di un futuro duosiciliano, un sud Italia staccato, secessionista, per me è stupido. Bisogna pensare al futuro, pur mantenendo le battaglie per la difesa del nostro patrimonio culturale, per la riabilitazione della memoria e reputazione del sud. Bisogna muoversi avanti, un ritorno alle Due Sicilie sarebbe un ritorno al passato, al vecchio, a qualcosa che oggi non potrebbe più esistere: Uno zombie.
Vi prego ragionate e non lasciatevi trascinare dal populismo che tanto condanniamo in altre sedi.


17.2.11

L'arte dello spiegare l'arte


Oggi mi sono imbattuto nel post di uno sceneggiatore italiano, Mauro Uzzeo (sceneggiatore italiano di fumetti, film/telefilm e cartoni animati), in cui ha spiegato, quasi tavola per tavola (con screen annessi), il suo lavoro nella stesura di un albo della testata John Doe (la mia preferita). L'albo, suo esordio, è stato uno dei più belli degli ultimi anni e leggerne la struttura narrativa è stato un gran regalo per me.
Se siete interessati alle sceneggiature o siete solo curiosi o ancora se amate John Doe, vi consiglio fermamente di leggere il lungo intervento sul suo blog QUI


14.2.11

La debolezza dei supercattivi.


Recentemente mi sono trovato ad avere a che fare più volte con discorsi di supereroi e supercattivi. Generalmente quest'ultimi sono sempre perdenti, se non in singoli episodi, per la legge de "il buono deve sempre vincere", "l'amicizia e l'amore sono più forti dell'odio" e quella de "il lieto fine". Balle! Finalmente ho capito perchè i cattivi perdono sempre (eccetto pochi particolari che comunque confermano la regola).
E' un problema di motivazioni! Immaginate: perchè un cattivo diventa cattivo? Ci sono varie possibilità che ora elenco:
1.Psicopatico di natura o indotto da ciò che gli ha donato anche i poteri: sono i cattivi più pericolosi ma sono anche rarissimi, quindi sfuggono alla regola della debolezza...la classica eccezione che conferma la regola della motivazione, loro ne hanno (a loro modo)!
2.Il cattivo ladro: è il classico cattivo che si è fatto innestare i poteri per fare soldi (o tornaconti personali) o ha pensato di fare soldi dopo averne ottenuti, ovviamente non sono motivazioni forti e nel momento in cui rischia seriamente di "farsi male" o avere dei danni fugge o si pente, non rischiando azioni veramente pericolose
3 Il cattivo invidioso: è il classico cattivo, quello scarso, deluso dalla vita e incapace di sorreggere il ruolo di supereroe o di buono che inizialmente si era prefisso. E' quello che ha "shitty powers"[cit.] ossia poteri che possono anche creare fastidi, ma ridicoli e facilmente contrastabili, una volta superata la sorpresa iniziale. Sono quelli che nella vita sono sempre stati mediocri e vedono il loro potere come un'occasione di riscatto o un dono unico a cui gli altri si dovrebbero solo inchinare, quando invece si sopravvalutano oltremodo. Volete metterlo contro i supereroi che hanno dalla loro la gente(escluso qualche marvel), i valori(vabbè questo non tutti), gli alleati e comunque tutto ciò che un eroe può avere?

Tanto per cambiare per me questa è una metafora. Nella vita di tutti i giorni troviamo spesso (ma non solo) questi tipi di antagonisti, che seguono le stesse regole descritte. Ovviamente riconoscerli può rendere la contesa più chiara e affrontabile...senza dimenticare che non si è supereroi con superpoteri.

P.S. Perchè ho messo la regola generale come terzo punto di tre? Volete mettere la suspance?


7.2.11

L'insostenibile leggerezza dell'essere.



Ovviamente buona parte di chi leggerà il titolo di quest'intervento, o almeno chi conosce un minimo Kundera, penserà subito ad una recensione o a riflessioni legate al libro. Non è così.
(Se non vi va di leggere lunghe riflessioni un po' deliranti e contorte finite di leggere adesso.)
Viene da chiedersi il perchè della scelta di questo titolo per questo post dal contenuto ancora inespresso: si tratta di una sensazione,  ritrovarsi a pensare in una notte qualunque, tra riflessioni qualunque, a quanto il fatto di continuare a vivere in maniera serena, o perlomeno accettabile, sia legato in gran parte all'esigenza di navigare in superficie, effettuando solo alcune immersioni occasionali.

Disegno la metafora: La vita è il mare; noi siamo esseri acquatici; la vita di ogni giorno, con le sue questioni quotidiane, è la superficie; le immersioni sono le questioni morali o le grandi battaglie che si intraprendono.

La riflessione era legata alla quantità di immersioni che mi piacerebbe fare, vorrei vivere sott'acqua! Il mio organismo di essere acquatico però non ce la fa. E'(scusate la e+', ma non mi va di andare a recuperare la è maiuscola accentata) la storia di qualcuno che vorrebbe trovare un equilibrio, abbandonare la natura del suo essere che lo richiama alla superficie, perchè più leggera dell'acqua. Allo stesso tempo questo essere non riesce a sopportare la propria natura di esclusiva superficie: è una storia raccontata tante volte attraverso le fiabe, ma solo adesso è chiara.

Mi scuso per il disordine nella scrittura e per lo stile imperfetto ma, come da tag, mi sono lasciato un po' andare ad un flusso di coscienza.

Sarei tanto curioso di sapere quanti esseri di superficie condividano il mio attuale destino...


20.1.11

Game Over?

Ho sempre la sensazione che possa inserire un gettone all'ultimo minuto e continuare...sarà GAME OVER questa volta?



7.1.11

Raccolta di firme per uno dei diritti inalienabili del lavoratore.

Questa è una raccolta di firme fatta da Micromega per appoggiare uno sciopero generale che protesti contro il diktat di Marchionne che implica lo scioglimento dei sindacati che non firmino l'accordo.

Questa sarebbe un imposizione assurda e anticostituzionale. Sarebbe come dire " o fai ciò che dico io ora o lo farai a breve in ogni caso e se rifiuti di farlo ora non potrai mai più dire la tua", un ricatto tout court. Queste cose sono inammissibili in un paese democratico successivo agli anni '50(e anche prima) e corrisponde più ad un'idea di stato fascista e totalitaria, va contro i diritti del lavoratore e sposta l'operaio verso lo status di oggetto.
Ho sentito gente desiderare la morte di Marchionne con tutto il cuore, provando a mettermi nei loro panni non posso che capirli.
Comprendo che questo appello può servire a poco, ma non si può restare fermi davanti a tutto ciò, quel poco che si può fare è obbligo farlo. Il fatto che ci voglia poco sforzo poi è proprio un morso alla coscienza, quindi vi prego,
Firmate.


5.1.11

Ma ci rendiamo conto?

Ma ci rendiamo conto di cosa significa tutto ciò? Dovrebbe essere uno scandalo internazionale e invece non se ne parla per nulla. Viviamo veramente in un paese retto dalle Mafie, in cui va avanti solo chi ha qualche intrallazzo e quando è arrivato ad una certa posizione fa di tutto per mantenere lo status quo. Queste sono veramente le cose che ti fanno venir voglia di mandare tutto a quel paese e trasferirti all'estero.


3.1.11

Nel frattempo in un presepe...

Qui c'è un piccolo, ironico album che ho creato fotografando il mio presepe. Sotto ogni foto ho fatto un commentino ironico e riflessivo.
Nei presepi finiamo per raccontare sempre ciò che ci è vicino...più osservo il mio presepe e più penso che ci sono delle immagini molto attuali...spero mi contraddiciate.